Rob (Senza Numero)
2009-10-19 16:24:45 UTC
A milioni soffocati nelle camere a gas - Il destino dei cani randagi
giapponesi
Più di trecentomila animali al mese vengono soppressi con il Co2, una morte
atroce tra guaiti strazianti
MILANO - Ogni giorno quasi 1000 cani finiscono nelle camere a gas in
Giappone, una tragica realtà che vivono gli animali domestici senza un
padrone nel paese nipponico. Lo racconta il documentario «Cani, gatti e
uomini» girato dal regista del Sol Levante, Motoharu Iida, che sta facendo
grande rumore. Il regista, cifre alla mano, dichiara che ogni mese circa
310.000 amici a quattro zampe sono introdotti nelle camere a gas e soppressi
dopo aver patito sofferenza atroci. Secondo quanto dichiara il sito
France24, il Giappone non sarebbe l'unico stato a praticare questi atroci
delitti. Anche negli Stati Uniti la pratica di gasare i cani starebbe
prendendo piede, mentre la «civile» Europa si sbarazza dei randagi
praticando per lo più l'iniezione letale.
COCCOLATI E ABBANDONATI - Agli occhi dei più il Giappone appare come lo
Stato nel quale i cani e in generale gli animali domestici sono trattati
meglio. Passeggiando per le strade di Tokyo o delle altre grandi città
giapponesi si possono vedere centinaia di amabili padroni che coccolano e
portano a spasso i loro amici a quattro zampe. Vestiti di tutto punto gli
animali spesso partecipano a succulenti e costosissimi pranzi. Ma c'è anche
l'altra faccia della medaglia: i cani abbandonati sono destinati a un'atroce
morte. L'orribile pratica della camera a gas è accettata dallo Stato.
Secondo la commissione intergovernativa che si occupa della salute degli
animali «l'utilizzo del gas per uccidere gli animali non è raccomandato, ma
allo stesso tempo è tollerato». Il documento stilato dalla stessa
commissione afferma anche che l'introduzione nelle camere a gas provoca
«patimenti» e «sofferenze intense» agli animali, mentre dichiara che
l'iniezione letale è molto meno dolorosa.
I VIDEO - Un video apparso sul network giapponese Fuji tv, mostra le
sofferenze vissute dai cani randagi una volta introdotti nelle camere a gas.
Ogni volta circa 20-30 animali sono chiusi in una cassa d'acciaio. Dopo
alcuni minuti un impiegato aziona il gas che è velocemente pompato nella
struttura d'acciaio. Il veleno si diffonde e gli animali cercano invano di
uscire dal portellone da cui sono entrati, ma quest'ultimo naturalmente è
chiuso. Con le zampe tentano di rompere i vetri infrangibili della cassa. Si
sentono i rantoli penosi e sofferenti dei randagi che diventano sempre più
deboli. All'improvviso i cani smettono di abbaiare. «Tutti noi siamo
responsabili di queste orrende pratiche - dichiara il regista Motoharu Iida
al Mainichi Daily News -. Ma ci sono alcune persone che fanno finta di non
vedere perché la realtà è troppo penosa».
«REALTA' ORRIBILE» - Su "Giappopazzie", blog di un italiano che vive a
Takarazuka e ideato per diffondere la cultura e le bellezze del Giappone, la
triste vita dei cani nel paese nipponico è raccontata senza indugi. «La
realtà e' orribile - scrive il blogger Luca che parte narrando le peripezie
dei cuccioli venduti all'interno dei negozi di animali domestici -. Migliaia
di negozi vendono cani come fossimo al supermercato. I cani alloggiano in
celle grandi di solito 50x50 cm e spesso il cagnetto giace nelle sue feci
anche se queste ultime vengono rimosse di frequente». Ma il destino
dell'animale diventa ancora più atroce se entro sei mesi non è acquistato da
nessuno: «Molti negozi mandano i cani alla camera a gas per essere
soppressi - taglia corto Luca -. L' invenduto viene eliminato».
Francesco Tortora
Su il Corriere 16 ottobre 2009
giapponesi
Più di trecentomila animali al mese vengono soppressi con il Co2, una morte
atroce tra guaiti strazianti
MILANO - Ogni giorno quasi 1000 cani finiscono nelle camere a gas in
Giappone, una tragica realtà che vivono gli animali domestici senza un
padrone nel paese nipponico. Lo racconta il documentario «Cani, gatti e
uomini» girato dal regista del Sol Levante, Motoharu Iida, che sta facendo
grande rumore. Il regista, cifre alla mano, dichiara che ogni mese circa
310.000 amici a quattro zampe sono introdotti nelle camere a gas e soppressi
dopo aver patito sofferenza atroci. Secondo quanto dichiara il sito
France24, il Giappone non sarebbe l'unico stato a praticare questi atroci
delitti. Anche negli Stati Uniti la pratica di gasare i cani starebbe
prendendo piede, mentre la «civile» Europa si sbarazza dei randagi
praticando per lo più l'iniezione letale.
COCCOLATI E ABBANDONATI - Agli occhi dei più il Giappone appare come lo
Stato nel quale i cani e in generale gli animali domestici sono trattati
meglio. Passeggiando per le strade di Tokyo o delle altre grandi città
giapponesi si possono vedere centinaia di amabili padroni che coccolano e
portano a spasso i loro amici a quattro zampe. Vestiti di tutto punto gli
animali spesso partecipano a succulenti e costosissimi pranzi. Ma c'è anche
l'altra faccia della medaglia: i cani abbandonati sono destinati a un'atroce
morte. L'orribile pratica della camera a gas è accettata dallo Stato.
Secondo la commissione intergovernativa che si occupa della salute degli
animali «l'utilizzo del gas per uccidere gli animali non è raccomandato, ma
allo stesso tempo è tollerato». Il documento stilato dalla stessa
commissione afferma anche che l'introduzione nelle camere a gas provoca
«patimenti» e «sofferenze intense» agli animali, mentre dichiara che
l'iniezione letale è molto meno dolorosa.
I VIDEO - Un video apparso sul network giapponese Fuji tv, mostra le
sofferenze vissute dai cani randagi una volta introdotti nelle camere a gas.
Ogni volta circa 20-30 animali sono chiusi in una cassa d'acciaio. Dopo
alcuni minuti un impiegato aziona il gas che è velocemente pompato nella
struttura d'acciaio. Il veleno si diffonde e gli animali cercano invano di
uscire dal portellone da cui sono entrati, ma quest'ultimo naturalmente è
chiuso. Con le zampe tentano di rompere i vetri infrangibili della cassa. Si
sentono i rantoli penosi e sofferenti dei randagi che diventano sempre più
deboli. All'improvviso i cani smettono di abbaiare. «Tutti noi siamo
responsabili di queste orrende pratiche - dichiara il regista Motoharu Iida
al Mainichi Daily News -. Ma ci sono alcune persone che fanno finta di non
vedere perché la realtà è troppo penosa».
«REALTA' ORRIBILE» - Su "Giappopazzie", blog di un italiano che vive a
Takarazuka e ideato per diffondere la cultura e le bellezze del Giappone, la
triste vita dei cani nel paese nipponico è raccontata senza indugi. «La
realtà e' orribile - scrive il blogger Luca che parte narrando le peripezie
dei cuccioli venduti all'interno dei negozi di animali domestici -. Migliaia
di negozi vendono cani come fossimo al supermercato. I cani alloggiano in
celle grandi di solito 50x50 cm e spesso il cagnetto giace nelle sue feci
anche se queste ultime vengono rimosse di frequente». Ma il destino
dell'animale diventa ancora più atroce se entro sei mesi non è acquistato da
nessuno: «Molti negozi mandano i cani alla camera a gas per essere
soppressi - taglia corto Luca -. L' invenduto viene eliminato».
Francesco Tortora
Su il Corriere 16 ottobre 2009