DPR
2004-09-07 06:38:37 UTC
Di Paolo Marchetti dal suo sito http://www.olioliva.net/giappone/
Scusandomi per la mia lunga e immotivabile assenza, riprendo le
pubblicazioni di questa webzine, affrontando un tema caro a molti di quelli
che mi scrivono, e cioe` il lavorare in Giappone e particolarmente a Tokyo.
Volete venire a Tokyo per un breve periodo e lavorarci? Volete venirci e
lavorarci per un periodo piu` lungo? Sono tutte delle ottime scelte che
pero` io non condivido. Comunque, fatti vostri, e non dite che non vi avevo
avvertito. Con questo mio contributo vorrei fare una breve analisi dei
lavori possibili, a mio avviso, per un italico o per una italica in
Giappone. Essi sarebbero i seguenti: cuoco, cameriere, insegnante di
italiano, insegnante di inglese, saltimbanco, gigolo`-entreneuse, commesso
del negozio alla moda, prete, frate, suora, impiegato.
Tutti questi lavori sono eseguibili in due modalita`: full time (detto
"shigoto", che in giapponese significa lavoro) e part-time (detto "arbaito",
che in tedesco nipponico significa lavoro). Ognuno e` libero di scegliere la
modalita` preferita, o anche combinare due arbaito: ad esempio, arbaito di
cameriere + arbaito di gigolo`.
Cuoco
Visto il boom dei ristoranti italiani (ce ne sono quasi 3000 nella sola
Tokyo, ovverosia da un ristorante italiano, a occhio nudo, e` possibile
vederne un altro) i mestieri legati alla cucina sarebbero i piu` facili da
ottenere, e i meglio remunerati, se chi ne fa richiesta e` in possesso di
una minima professionalita`. Ho visto pochi, pochissimi cuochi italiani a
Tokyo, e quasi tutti sono superpagati lavorando in ristoranti carissimi. Per
fare il cuoco non occorre conoscere il giapponese, ma almeno un po'
d'inglese.
Attenzione al biglietto da visita: tutti i proprietari di ristoranti ne
hanno, e c'e` la possibilita`, quando voi allungherete la mano per
presentarvi, che il capo nella mano vi ci metta un bel biglietto da visita
scritto in giapponese. A questo punto voi dovreste essere tanto lesti da
rendergli la pariglia, allungandogliene uno vostro (anche scritto solo in
italiano va bene). Non fatevi ingannare dall'aspetto: il proprietario di
ristorante potrebbe anche sembrarvi italiano, e in effetti lo e`, ma vivendo
da 10 anni in Giappone la stretta di mano se l'e` dimenticata e, come dice
una mia spiritosa amica giapponese, egli potrebbe essere rimasto italiano
"solo da un punto di vista biologico".
Insomma, prima di partire per il Giappone, stampatevi 2-300 bei biglietti da
visita.
Cameriere
In questo caso l'improvvisazione e` piu` agevole. Il cameriere guadagna
benino. Ho visto insegnanti di italiano professionisti diventare camerieri
perche` meglio pagati. Ho anche visto il contrario: fior fior di camerieri
diventare con successo insegnanti di italiano perche` fare l'insegnante fa
piu` fine. Il cameriere italiano e` una rarita`, una mosca bianca. Non credo
sia molto complicato essere assunti in ristoranti italiani. Non occorre
conoscere tanto bene il giapponese, basta imparare quelle tre quattro
filastrocche che di solito i camerieri dicono meccanicamente ai clienti,
tipo "Prego, benvenuto!" "Lor Signori quanti sono?" "Lor Signori fumano o
non fumano?" "Prego, si accomodino con calma!" "Va bene se porto loro prima
l'arrosto e poi l'antipasto?" "Il caffe` lo porto insieme alla pastasciutta,
no?" e cosi` via.
Inoltre, stare a contatto con clienti giapponesi e` il secondo miglior modo
di imparare o migliorare il giapponese dopo l'avere una fidanzata giapponese
che non parli ne` italiano ne` inglese. Spesso i camerieri italiani
diventano degli arbiter elegantiarum per i clienti giapponesi, i quali
chiedono loro di tutto: dal consiglio per un vino al tipo di calzini da
intonare con lo smoking.
Insegnante di italiano
L'italiano e` ora la terza lingua piu` studiata del Giappone, dopo inglese e
francese, e se si confermera` il trend (ma io ho qualche sospetto che tale
trend si ammosci un poco) nel 2004 diventera` la seconda, scavalcando il
francese.
Parlo italiano ergo insegno italiano. Seguendo questo assioma tutti possiamo
essere dei potenziali insegnanti a Tokyo. Non occorre essere laureati avendo
sostenuto esami di letteratura italiana, latina e altri, come in Italia. Non
occorre aver svolto dei corsi per l'insegnamento di una lingua straniera. Si
puo` essere laureati in altre discipline, diplomati o diplomandi. I maschi
sono di solito preferiti, soprattutto se di bell'aspetto. Capita infatti che
l'85% delle studentesse giapponesi di italiano sia di sesso femminile.
Sapere il giapponese sarebbe meglio, ma anche non saperlo non nuoce.
Come ho gia` detto, questo e` un mestiere che fa molto fine. Gli insegnanti
di italiano spesso sono oggetto di immeritate lusinghe da parte delle loro
allieve. Come fare per essere assunti? E` necessario inoltrare curriculum
vitae a direttore di scuola, se si e` di bell'aspetto corredabile con foto.
Attenzione al biglietto da visita.
Insegnante di inglese
E perche` no? Se l'inglese lo insegnano gli americani, anche gli italiani lo
possono insegnare. Ho conosciuto diversi italiani insegnanti di inglese
bravi, anzi bravissimi. Se io fossi giapponese andrei da loro. Purtroppo le
scuole non sono dello stesso avviso, ma vale la pena provarci, se uno
l'inglese lo conosce bene.
Saltimbanco
E` quello che tutti i giapponesi si aspettano da un vero italiano: che
canti, che balli, che reciti, che pianga, che strilli, che si agiti (qui ho
usato il congiuntivo in senso esortativo). L'italiano, nell'immaginario dei
nipponici, sarebbe un saltimbanco naturale: perche` non esaltare queste
nostre doti nostrane ricavandone pecunia? I giapponesi se ne vergognano, ma
seduti per terra su una strada frequentata, col cappello aperto a
raccogliere offerte, un cucciolo di chiwawa legato accanto, a stornellare
con una chitarra, pure avendo poco talento secondo me il cappello si
riempie.
Se siete dei professionisti, poi, potete tentare strade serie, televisive.
Ci sono italiani che sono diventati dei mammasantissima (per carita`, non
faccio nomi! Anche perche`, mentre in Giappone tali nomi sono famosissimi,
in Italia sono totalmente sconosciuti) con questo mestiere.
Gigolo`e Entreneuse
Forse non ci ha ancora provato nessuno, fra gli italiani, ma fossi in voi e
conoscendo un po` di giapponese e di inglese io un pensierino ce lo farei.
Gli emolumenti non sono in discussione. Ci sono societa` apposite, le quali
reclutano anche uomini, che vi possono lanciare su questo mercato. Gli
intrattenitori per donne si chiamano "hosto". Potrebbe non essere necessario
un bell'aspetto, ma essere gagliardi, senz'altro. Chi e` brutto in Italia in
Giappone puo` diventare bello e viceversa. Mi raccomando il biglietto.
Commesso del negozio italiano alla moda
Sono pochissimi i commessi e le commesse italiane, anche in negozi di marche
italiane. Una signora giapponese dirigente della Benetton Giappone una volta
mi ha detto che all'inizio, all'apertura del negozio, c'erano solo commessi
italiani. Poi pero` la clientela giapponese non ci si ritrovava, abituata al
modo standardizzato e mellifluo di trattare dei commessi giapponesi. E
cosi`, piano piano, i commessi italiani sono quasi scomparsi. Comunque c'e`
qualche boutique che impiega italiani. Occorre un'ottima presenza ed anche
una buona conoscenza del giapponese. Ce l'avete? Se riuscirete ad essere
assunti in tale ruolo, potrete toccare l'empireo con le dita. Sarete amati e
rispettati, ma non montatevi la testa, capito?
Prete, Frate, Suora
Ragazzi miei, occorre la vocazione! Penso che in Giappone tale missione sia
molto difficile, anche a causa delle numerose tentazioni che il paese offre.
Impiegato
Ci sono impiegati italiani di societa` italiane con sede a Tokyo, impiegati
italiani di societa` giapponesi e impiegati italiani presso Ambasciata e
Consolati. Non vorrei scoraggiarvi, ma non e` facile, soprattutto farsi
impiegare da ditte giapponesi. Occorre altissima professionalita` e ottima
conoscenza del giapponese. Ergo: meglio fare il pizzettaro.
Il permesso di soggiorno
Quello per turismo dura solo tre mesi. Potrete entrare e uscire dalla
frontiera per rinnovarlo, ma quante volte? Poche volte. Occorre un visto,
ottenibile 1) sposando cittadino giapponese 2) lavorando per una o piu`
societa` che attestino il pagamento del vostro stipendio. E` anche possibile
fare da soli, attraverso il "self sponsorship", ma a questo punto e` meglio
che chiediate informazioni all'Ambasciata Giapponese a Roma, o consultiate
il sito del Ministero degli Esteri Giapponese,
www.mofa.go.jp/j_info/visit/visa.
Allora, per il momento ho finito, ci vediamo la prossima volta. Statemi
bene, e non ci pensate troppo.
Scusandomi per la mia lunga e immotivabile assenza, riprendo le
pubblicazioni di questa webzine, affrontando un tema caro a molti di quelli
che mi scrivono, e cioe` il lavorare in Giappone e particolarmente a Tokyo.
Volete venire a Tokyo per un breve periodo e lavorarci? Volete venirci e
lavorarci per un periodo piu` lungo? Sono tutte delle ottime scelte che
pero` io non condivido. Comunque, fatti vostri, e non dite che non vi avevo
avvertito. Con questo mio contributo vorrei fare una breve analisi dei
lavori possibili, a mio avviso, per un italico o per una italica in
Giappone. Essi sarebbero i seguenti: cuoco, cameriere, insegnante di
italiano, insegnante di inglese, saltimbanco, gigolo`-entreneuse, commesso
del negozio alla moda, prete, frate, suora, impiegato.
Tutti questi lavori sono eseguibili in due modalita`: full time (detto
"shigoto", che in giapponese significa lavoro) e part-time (detto "arbaito",
che in tedesco nipponico significa lavoro). Ognuno e` libero di scegliere la
modalita` preferita, o anche combinare due arbaito: ad esempio, arbaito di
cameriere + arbaito di gigolo`.
Cuoco
Visto il boom dei ristoranti italiani (ce ne sono quasi 3000 nella sola
Tokyo, ovverosia da un ristorante italiano, a occhio nudo, e` possibile
vederne un altro) i mestieri legati alla cucina sarebbero i piu` facili da
ottenere, e i meglio remunerati, se chi ne fa richiesta e` in possesso di
una minima professionalita`. Ho visto pochi, pochissimi cuochi italiani a
Tokyo, e quasi tutti sono superpagati lavorando in ristoranti carissimi. Per
fare il cuoco non occorre conoscere il giapponese, ma almeno un po'
d'inglese.
Attenzione al biglietto da visita: tutti i proprietari di ristoranti ne
hanno, e c'e` la possibilita`, quando voi allungherete la mano per
presentarvi, che il capo nella mano vi ci metta un bel biglietto da visita
scritto in giapponese. A questo punto voi dovreste essere tanto lesti da
rendergli la pariglia, allungandogliene uno vostro (anche scritto solo in
italiano va bene). Non fatevi ingannare dall'aspetto: il proprietario di
ristorante potrebbe anche sembrarvi italiano, e in effetti lo e`, ma vivendo
da 10 anni in Giappone la stretta di mano se l'e` dimenticata e, come dice
una mia spiritosa amica giapponese, egli potrebbe essere rimasto italiano
"solo da un punto di vista biologico".
Insomma, prima di partire per il Giappone, stampatevi 2-300 bei biglietti da
visita.
Cameriere
In questo caso l'improvvisazione e` piu` agevole. Il cameriere guadagna
benino. Ho visto insegnanti di italiano professionisti diventare camerieri
perche` meglio pagati. Ho anche visto il contrario: fior fior di camerieri
diventare con successo insegnanti di italiano perche` fare l'insegnante fa
piu` fine. Il cameriere italiano e` una rarita`, una mosca bianca. Non credo
sia molto complicato essere assunti in ristoranti italiani. Non occorre
conoscere tanto bene il giapponese, basta imparare quelle tre quattro
filastrocche che di solito i camerieri dicono meccanicamente ai clienti,
tipo "Prego, benvenuto!" "Lor Signori quanti sono?" "Lor Signori fumano o
non fumano?" "Prego, si accomodino con calma!" "Va bene se porto loro prima
l'arrosto e poi l'antipasto?" "Il caffe` lo porto insieme alla pastasciutta,
no?" e cosi` via.
Inoltre, stare a contatto con clienti giapponesi e` il secondo miglior modo
di imparare o migliorare il giapponese dopo l'avere una fidanzata giapponese
che non parli ne` italiano ne` inglese. Spesso i camerieri italiani
diventano degli arbiter elegantiarum per i clienti giapponesi, i quali
chiedono loro di tutto: dal consiglio per un vino al tipo di calzini da
intonare con lo smoking.
Insegnante di italiano
L'italiano e` ora la terza lingua piu` studiata del Giappone, dopo inglese e
francese, e se si confermera` il trend (ma io ho qualche sospetto che tale
trend si ammosci un poco) nel 2004 diventera` la seconda, scavalcando il
francese.
Parlo italiano ergo insegno italiano. Seguendo questo assioma tutti possiamo
essere dei potenziali insegnanti a Tokyo. Non occorre essere laureati avendo
sostenuto esami di letteratura italiana, latina e altri, come in Italia. Non
occorre aver svolto dei corsi per l'insegnamento di una lingua straniera. Si
puo` essere laureati in altre discipline, diplomati o diplomandi. I maschi
sono di solito preferiti, soprattutto se di bell'aspetto. Capita infatti che
l'85% delle studentesse giapponesi di italiano sia di sesso femminile.
Sapere il giapponese sarebbe meglio, ma anche non saperlo non nuoce.
Come ho gia` detto, questo e` un mestiere che fa molto fine. Gli insegnanti
di italiano spesso sono oggetto di immeritate lusinghe da parte delle loro
allieve. Come fare per essere assunti? E` necessario inoltrare curriculum
vitae a direttore di scuola, se si e` di bell'aspetto corredabile con foto.
Attenzione al biglietto da visita.
Insegnante di inglese
E perche` no? Se l'inglese lo insegnano gli americani, anche gli italiani lo
possono insegnare. Ho conosciuto diversi italiani insegnanti di inglese
bravi, anzi bravissimi. Se io fossi giapponese andrei da loro. Purtroppo le
scuole non sono dello stesso avviso, ma vale la pena provarci, se uno
l'inglese lo conosce bene.
Saltimbanco
E` quello che tutti i giapponesi si aspettano da un vero italiano: che
canti, che balli, che reciti, che pianga, che strilli, che si agiti (qui ho
usato il congiuntivo in senso esortativo). L'italiano, nell'immaginario dei
nipponici, sarebbe un saltimbanco naturale: perche` non esaltare queste
nostre doti nostrane ricavandone pecunia? I giapponesi se ne vergognano, ma
seduti per terra su una strada frequentata, col cappello aperto a
raccogliere offerte, un cucciolo di chiwawa legato accanto, a stornellare
con una chitarra, pure avendo poco talento secondo me il cappello si
riempie.
Se siete dei professionisti, poi, potete tentare strade serie, televisive.
Ci sono italiani che sono diventati dei mammasantissima (per carita`, non
faccio nomi! Anche perche`, mentre in Giappone tali nomi sono famosissimi,
in Italia sono totalmente sconosciuti) con questo mestiere.
Gigolo`e Entreneuse
Forse non ci ha ancora provato nessuno, fra gli italiani, ma fossi in voi e
conoscendo un po` di giapponese e di inglese io un pensierino ce lo farei.
Gli emolumenti non sono in discussione. Ci sono societa` apposite, le quali
reclutano anche uomini, che vi possono lanciare su questo mercato. Gli
intrattenitori per donne si chiamano "hosto". Potrebbe non essere necessario
un bell'aspetto, ma essere gagliardi, senz'altro. Chi e` brutto in Italia in
Giappone puo` diventare bello e viceversa. Mi raccomando il biglietto.
Commesso del negozio italiano alla moda
Sono pochissimi i commessi e le commesse italiane, anche in negozi di marche
italiane. Una signora giapponese dirigente della Benetton Giappone una volta
mi ha detto che all'inizio, all'apertura del negozio, c'erano solo commessi
italiani. Poi pero` la clientela giapponese non ci si ritrovava, abituata al
modo standardizzato e mellifluo di trattare dei commessi giapponesi. E
cosi`, piano piano, i commessi italiani sono quasi scomparsi. Comunque c'e`
qualche boutique che impiega italiani. Occorre un'ottima presenza ed anche
una buona conoscenza del giapponese. Ce l'avete? Se riuscirete ad essere
assunti in tale ruolo, potrete toccare l'empireo con le dita. Sarete amati e
rispettati, ma non montatevi la testa, capito?
Prete, Frate, Suora
Ragazzi miei, occorre la vocazione! Penso che in Giappone tale missione sia
molto difficile, anche a causa delle numerose tentazioni che il paese offre.
Impiegato
Ci sono impiegati italiani di societa` italiane con sede a Tokyo, impiegati
italiani di societa` giapponesi e impiegati italiani presso Ambasciata e
Consolati. Non vorrei scoraggiarvi, ma non e` facile, soprattutto farsi
impiegare da ditte giapponesi. Occorre altissima professionalita` e ottima
conoscenza del giapponese. Ergo: meglio fare il pizzettaro.
Il permesso di soggiorno
Quello per turismo dura solo tre mesi. Potrete entrare e uscire dalla
frontiera per rinnovarlo, ma quante volte? Poche volte. Occorre un visto,
ottenibile 1) sposando cittadino giapponese 2) lavorando per una o piu`
societa` che attestino il pagamento del vostro stipendio. E` anche possibile
fare da soli, attraverso il "self sponsorship", ma a questo punto e` meglio
che chiediate informazioni all'Ambasciata Giapponese a Roma, o consultiate
il sito del Ministero degli Esteri Giapponese,
www.mofa.go.jp/j_info/visit/visa.
Allora, per il momento ho finito, ci vediamo la prossima volta. Statemi
bene, e non ci pensate troppo.