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Eseguite tre condanne a morte
(troppo vecchio per rispondere)
Giova
2009-07-28 07:57:35 UTC
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Giappone, eseguite tre condanne a morte. Impiccati a Tokyo e a Osaka due
giapponesi e un cittadino cinese. Protesta Amnesty International
TOKYO - Tre condanne a morte sono state eseguite in Giappone. È quanto ha
reso noto il ministero della Giustizia di Tokyo citato dai media locali. Uno
dei tre condannati era un cittadino cinese che aveva ucciso tre connazionali
a Kawasaki, vicino Tokyo. Gli altri due condannati a morte erano due
giapponesi colpevoli di omicidio. I tre, precisa un comunicato del
ministero, sono stati impiccati a Tokyo e Osaka e il cittadino cinese, Chen
Detong, 41 anni, aveva ucciso nel 1999 tre connazionali - non sei come
riferito dall'agenzia Jiji - ferendone tre altri. Uno dei due giapponesi,
Hiroshi Maeue, 40 anni, aveva ucciso nel 2005 a Osaka tre persone, fra cui
un ragazzo di 14 anni; l'altro, Yukio Yamaji, 25 anni, aveva ucciso due
sorelle sempre a Osaka nel 2005.

FRA UN MESE IL PAESE ALLE URNE - Le impiccagioni avvengono a poco più di un
mese dalle elezioni legislative che si terranno il 30 agosto e che
potrebbero portare a una vittoria dell'opposizione e a un cambio di governo.
Makoto Teranaka, responsabile di Amnesty International in Giappone, ha
protestato contro «questo grave atto che non può essere permesso mentre nel
mondo si moltiplicano gli appelli per abolire la pena di morte».

LE ULTIME ESECUZIONI - Le ultime esecuzioni in Giappone risalgono allo
scorso gennaio, quando furono impiccati quattro condannati. Nel 2008 sono
state messe a morte 15 persone. Il Giappone è, con gli Stati Uniti, l'unico
dei grandi Paesi industrializzati dove si pratica ancora la pena di morte.
Le autorità ne giustificano il mantenimento affermando che gode del sostegno
della popolazione. Il Partito Democratico del Giappone (Pdj), la principale
forza dell'opposizione che, secondo tutti i pronostici, dovrebbe vincere le
prossime elezioni, si è impegnato ad aprire un dibattito sulla questione.

fonte: www.corriere.it
millkyblue
2009-07-28 08:11:02 UTC
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Post by Giova
LE ULTIME ESECUZIONI - Le ultime esecuzioni in Giappone risalgono allo
scorso gennaio, quando furono impiccati quattro condannati. Nel 2008 sono
state messe a morte 15 persone. Il Giappone è, con gli Stati Uniti, l'unico
dei grandi Paesi industrializzati dove si pratica ancora la pena di morte.
Le autorità ne giustificano il mantenimento affermando che gode del sostegno
della popolazione. Il Partito Democratico del Giappone (Pdj), la principale
forza dell'opposizione che, secondo tutti i pronostici, dovrebbe vincere le
prossime elezioni, si è impegnato ad aprire un dibattito sulla questione.
togli la pena di morte e brevemente ti troverai un paese di merda come
tanti altri...
saugata
2009-07-28 12:23:06 UTC
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Post by millkyblue
togli la pena di morte e brevemente ti troverai un paese di merda come
tanti altri...
evidentemente USA e giappone vogliono rimanere paesi di merda
eccezionali :)
nycky
2009-07-28 20:14:15 UTC
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Post by millkyblue
togli la pena di morte e brevemente ti troverai un paese di merda come
tanti altri...
...ah sì? quindi tutti gli altri posti dove manca la pena di morte sono
tutti paesi di merda? diamo pure i voti e la classifica?


....e che succede, sono così mal messi i giapponesi che se gliela togli
questa pena di morte il finimondo avviene? potenziali criminali, maniaci
che non aspettano che il momento buono per uscire allo scoperto,
stupratori e assassini che non agiscono solo perchè c'è ancora la pena
di morte, non me li facevo così in basso.

Mioddio, ma non c'era qualcuno qui (o eri tu?) che diceva che i
giapponesi erano il più civile ed educato dei popoli: togliamoli questo
freno inibitore della pena di morte e si trasformano nella peggiore
colonia penale del mondo? ma ti rendi conto delle stronzate che dici?
millkyblue
2009-07-29 00:33:55 UTC
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Post by nycky
...ah sì? quindi tutti gli altri posti dove manca la pena di morte sono
tutti paesi di merda? diamo pure i voti e la classifica?
in primis l'italia.
Monfrin
2009-07-29 11:03:04 UTC
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Post by millkyblue
Post by nycky
...ah sì? quindi tutti gli altri posti dove manca la pena di morte sono
tutti paesi di merda? diamo pure i voti e la classifica?
in primis l'italia.
Ah, be, allora che aspetti?
Vai a vivere in Cina immediatamente!
Là la pena capitale c'è e la applicano a tutto spiano!
Vai pure e poi ci racconti!

Monfrin
millkyblue
2009-07-29 13:38:45 UTC
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Post by Monfrin
Ah, be, allora che aspetti?
Vai a vivere in Cina immediatamente!
Là la pena capitale c'è e la applicano a tutto spiano!
Vai pure e poi ci racconti!
ho vissuto 2 anni in cina. Se nn fai il coglione nessuno ti rompe le
palle. Ho studiato un anno anche in iran. Paese stupendo e più civile
dell'italia.
Probabilmente gente come andy cappuccino l'avrebbero già giustiziata.
Meno male che fra qualche mese finalmente andrò via definitivamente da
questo paese di merda (l'italia s'intende).
mrzac
2009-07-29 14:07:20 UTC
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Post by millkyblue
ho vissuto 2 anni in cina. Se nn fai il coglione nessuno ti rompe le
palle. Ho studiato un anno anche in iran. Paese stupendo e più civile
dell'italia.
Due regni dove i Diritti Umani stanno sempre ai primi posti insomma...
:)))))))))))))))

Ti consiglio allora di valutare anche una vacanzina in Corea del nord.
Criminalità 0 e ottima architettura di regime. :)
--
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Monfrin
2009-07-29 18:42:11 UTC
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Post by mrzac
Post by millkyblue
ho vissuto 2 anni in cina. Se nn fai il coglione nessuno ti rompe le
palle. Ho studiato un anno anche in iran. Paese stupendo e più civile
dell'italia.
Due regni dove i Diritti Umani stanno sempre ai primi posti insomma...
:)))))))))))))))
Ti consiglio allora di valutare anche una vacanzina in Corea del nord.
Criminalità 0 e ottima architettura di regime. :)
Mi hai anticipato! ;)

Monfrin
millkyblue
2009-07-29 22:56:46 UTC
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Post by mrzac
Ti consiglio allora di valutare anche una vacanzina in Corea del nord.
Criminalità 0 e ottima architettura di regime. :)
in iran si vive benissimo. E poi se nn ci siete mai stati nn potete parlare.
mrzac
2009-07-30 20:10:03 UTC
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Post by millkyblue
in iran si vive benissimo. E poi se nn ci siete mai stati nn potete parlare.
Puoi vivere bene anche in una casa che condividi con uno stupratore
seriale e un serial killer se ci vai d'accordo e non sei donna: questo
non vuol dire che i due criminali siano esempi da ammirare.
L'Iran in queste settimane (butto lì giusto l'esempio più lampante e
conosciuto da tutti prendendolo però da una lunghissima serie di soprusi
del regime teocratico iraniano) ha condotto una delle repressioni degli
oppositori politici (e dei loro sostenitori) e delle campagne di
oscuramento dei media più colossali degli ultimi anni.
Grazie ad Internet lo abbiamo saputo in diretta.

Si potrà anche vivere bene ma purchè non si pretendano diritti e di
potersi esprimere liberamente. Ah, dimenticavo: a patto di essere
uomini. Se sei donna tanto per dire non puoi neanche guidare liberamente
l'auto. Poi
se hai i soldi per pagarti un'autista potresti tutto sommato arrangiarti
ma ritorniamo al ragionamento
iniziale: puoi anche starci bene visto che hai i soldi ma comunque
questo è un comportamento del loro regime da condannare e frasi come "in
Iran si vive benissimo" sono quanto meno controverse.

Siamo cmq OT.
--
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akuma_tetsu
2009-08-10 15:03:02 UTC
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Post by Giova
Makoto Teranaka, responsabile di Amnesty International in Giappone, ha
protestato contro «questo grave atto che non puo' essere permesso mentre nel
mondo si moltiplicano gli appelli per abolire la pena di morte».
Sempre secondo Amnesty International nel 2008 le condanne a morte
eseguite in Cina sono state pari all'87 per cento di quelle eseguite
in tutto il mondo. Quindi il monito non dovrebbe essere aboliamo la
pena capitale nel mondo ma aboliamola ORA in Cina.
Post by Giova
LE ULTIME ESECUZIONI - Le ultime esecuzioni in Giappone risalgono allo
scorso gennaio, quando furono impiccati quattro condannati. Nel 2008 sono
state messe a morte 15 persone. Il Giappone e', con gli Stati Uniti, l'unico
dei grandi Paesi industrializzati dove si pratica ancora la pena di morte.
Se si vuol parlare di Paesi industrializzati non si puo' omettere la
Cina dove, pero', si contano 5727 (5.851 nel 2007 - 5.635 nel 2006)
condanne a morte eseguite nel solo 2008. Cosi', mentre ci si
scandalizza per le 15 all'anno del Giappone si tralscia,
distrattamente aggiungerei, che ogni giorno se ne eseguono 15 in Cina:
forse questo e' un "grave atto"...
Post by Giova
Le autorita' ne giustificano il mantenimento affermando che gode del sostegno
della popolazione. Il Partito Democratico del Giappone (Pdj), la principale
forza dell'opposizione che, secondo tutti i pronostici, dovrebbe vincere le
prossime elezioni, si e' impegnato ad aprire un dibattito sulla questione.
Se la popolazione e' a favore credo che difficilmente un partito
politico, giapponese o non, possa cambiare questa volonta', per
interesse o anche solo per rispetto.

--
"Secondo per evitare i flames basta proprio non rispondere. Poi se a
qualcuno piace alimentarli e' inutile piangere sul latte versato.
Voglio dire i flames scaturiscono dalle risposte, non dai thread di
per se stessi." DPR - 18 Sep 2004 - ICOG
mrzac
2009-08-12 14:57:41 UTC
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Post by akuma_tetsu
Sempre secondo Amnesty International nel 2008 le condanne a morte
eseguite in Cina sono state pari all'87 per cento di quelle eseguite
in tutto il mondo. Quindi il monito non dovrebbe essere aboliamo la
pena capitale nel mondo ma aboliamola ORA in Cina.
Pare però che abbiano fatto diversi passi in avanti (ad esempio pare
abbiano ridotto il numero di reati per cui è ammissibile la richiesta di
condanna capitale) seppur siamo ancora certamente ben lontani da un
brusco cambiamento di rotta che d'altra parte è impensabile avvenga
tutto d'un tratto visto che si sta parlando di certi temi.
Post by akuma_tetsu
Se si vuol parlare di Paesi industrializzati non si puo' omettere la
Cina dove, pero', si contano 5727 (5.851 nel 2007 - 5.635 nel 2006)
condanne a morte eseguite nel solo 2008.
Se ben ricordo il tasso di uccisi mediante l'esecuzione di una sentenza
capitale rapportati al numero della popolazione tocca il massimo in un
qualche staterello arabo (tipo l'Arabia Saudita).
Post by akuma_tetsu
Cosi', mentre ci si
scandalizza per le 15 all'anno del Giappone si tralscia,
forse questo e' un "grave atto"...
Probabilmente lo Stato Italiano ne uccide indirettamente (ad esempio
causando suicidi o morti per incuria) di più in un anno nelle proprie
carceri illegali (poi ci sono le eccezioni che non smentiscono la regola).
Post by akuma_tetsu
Post by Giova
Le autorita' ne giustificano il mantenimento affermando che gode del sostegno
della popolazione. Il Partito Democratico del Giappone (Pdj), la principale
forza dell'opposizione che, secondo tutti i pronostici, dovrebbe vincere le
prossime elezioni, si e' impegnato ad aprire un dibattito sulla questione..
Se la popolazione e' a favore credo che difficilmente un partito
politico, giapponese o non, possa cambiare questa volonta', per
interesse o anche solo per rispetto.
Non so mica sai... vabbè, un partito non ha come scopo il "cambiare la
volontà della gente" ma bisogna tenere in considerazione che ci deve
essere un bilanciamento fra l'andare nella direzione di ciò che la gente
vuole (poi bisogna anche vedere il perchè la gente vuole una certa cosa:
pensiamo ad esempio all'impennata che ci fu da parte dei media italiani
qualche tempo fa relativamente ai casi di cronaca nera riportati seppur
i dati dessero il numero di reati in calo costante da anni e anni: ne
seguì un'impennata di "senso di insicurezza percepito" quando in realtà
era probabilmente non giustificato da ciò che realmente accadeva nel
Paese) e ciò che le politiche internazionali chiedono. Se la gente in
Italia chiede "latte italiano illimitato" non possiamo sbattercene del
fatto che stiamo nell'UE. Fare parte di una comunità ha delle regole,
dei vantaggi e degli svantaggi, degli obblighi e dei doveri anche se la
comunità ha un'ampia estensione territoriale (come le Nazioni Unite, il
WTO o l'Unione Europea). Lo sa pure la Corea del Nord.
--
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akuma_tetsu
2009-08-12 15:36:22 UTC
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Pare pero' che abbiano fatto diversi passi in avanti (ad esempio pare
abbiano ridotto il numero di reati per cui e' ammissibile la richiesta di
condanna capitale) seppur siamo ancora certamente ben lontani da un
brusco cambiamento di rotta che d'altra parte e' impensabile avvenga
tutto d'un tratto visto che si sta parlando di certi temi.
Presto o tardi non sarebbe troppo importante se non si parlasse di
vite umane. Tuttavia sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il
popolo cinese e se come in Giappone la pena di morte e' considerata
adeguata.
Se ben ricordo il tasso di uccisi mediante l'esecuzione di una sentenza
capitale rapportati al numero della popolazione tocca il massimo in un
qualche staterello arabo (tipo l'Arabia Saudita).
Singapore se non sbaglio ma il punto non e' tanto la percentuale ma il
valore assoluto visto che spesso si addita il Giappone per la pena di
morte tralasciando pero' la vicina Cina e considerando le cifre non
sembra una sivista da poco.
Probabilmente lo Stato Italiano ne uccide indirettamente (ad esempio
causando suicidi o morti per incuria) di piu' in un anno nelle proprie
carceri illegali (poi ci sono le eccezioni che non smentiscono la regola).
Si parla di "pena di morte" cioe' una condanna imposta dallo Stato,
democratico o meno, con tutto quello che comporta nel bene e nel male.

[cut]
Se la gente in
Italia chiede "latte italiano illimitato" non possiamo sbattercene del
fatto che stiamo nell'UE. Fare parte di una comunita' ha delle regole,
dei vantaggi e degli svantaggi, degli obblighi e dei doveri anche se la
comunita' ha un'ampia estensione territoriale (come le Nazioni Unite, il
WTO o l'Unione Europea). Lo sa pure la Corea del Nord.
La Corea del Nord non ammette ingerenze sulla sua Sovranita' (come
ogni altro Stato d'altro canto...) e non e' un discorso troppo diverso
dal dire che il popolo giapponese considera la pena di morte adeguata
ai reati per i quali e' prevista.
Potrebbe anche essere il momento di una svolta per il Giappone
bisognerebbe capire se i giapponesi sono pronti per questa svolta e
considerando il rapporto che hanno i gaipponesi con la morte in se
direi di no.
Ma poi un partito politico metterebbe in discussione la sua
maggioranza in parlamento per una battaglia non condivisa dallo stesso
elettorato?

--
"Secondo per evitare i flames basta proprio non rispondere. Poi se a
qualcuno piace alimentarli e' inutile piangere sul latte versato.
Voglio dire i flames scaturiscono dalle risposte, non dai thread di
per
se stessi." DPR - 18 Sep 2004 - ICOG
mrzac
2009-08-13 11:32:04 UTC
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Post by akuma_tetsu
Singapore se non sbaglio ma il punto non e' tanto la percentuale ma
il valore assoluto
Non direi proprio. Se San Marino uccidesse in nome della Giustizia 100
criminali l'anno sarebbe uno dei paesi più boia del mondo considerando
la penuria di abitanti.
Post by akuma_tetsu
visto che spesso si addita il Giappone per la pena di morte
tralasciando pero' la vicina Cina e considerando le cifre non sembra
una sivista da poco.
Forse è perchè si ritiene il Giappone una piena democrazia liberale e un
paese di grande prestigio internazionale e quindi si ritiene che si
possa ottenere molto con il dialogo su questo argomento.
Post by akuma_tetsu
Post by mrzac
Probabilmente lo Stato Italiano ne uccide indirettamente (ad
esempio causando suicidi o morti per incuria) di piu' in un anno
nelle proprie carceri illegali (poi ci sono le eccezioni che non
smentiscono la regola).
Si parla di "pena di morte" cioe' una condanna imposta dallo Stato,
democratico o meno, con tutto quello che comporta nel bene e nel male.
Facevo un discorso analogo a quello che facevi tu quando sollevavi
l'ipocrisia, o l'ignoranza, che sta nel criticare fortemente il Giappone
quando tutto sommato le loro condanne eseguite sono pochissime se
raffrontate a quelle della Cina o di altri paesi. Analogamente in Italia
lo Stato è responsabile di decine e decine di morti ogni anno per lo
stato delle sue carceri ritenute non a caso in molti casi illegali (e ci
sono condanne ufficiali per potere affermare ciò) per via delle
condizioni e del sovraffollamento: qualora in Giappone le carceri
fossero estremamente migliori di quelle italiane e le morti che potremmo
definire indotte pochissime, beh... per certi versi potremmo ritenere
l'Italia non tanto più nobile del Giappone dal punto di vista del
rispetto per la Vita nell'esercizio della Giustizia (e quindi anche del
recupero dei criminali).
Certo, c'è differenza fra una morte eseguita direttamente con una
condanna per cui tra l'altro il condannato può avere atteso anni e le
morti che avvengono per suicidio o incuria nelle carceri italiane ma da
un certo punto di vista si può ritenere questa differenza molto piccola.
Se ben ricordo era Voltaire a dire: "Il grado di civiltà di un paese si
misura dalle sue carceri".
Post by akuma_tetsu
Roma, 12:48 CARCERI: RADICALI, DA INIZIO ANNO 100 MORTI E 35 SUICIDI
Nei primi sette mesi del 2009 nelle carceri italiane sono morti cento
detenuti e si sono verificati trentacinque suicidi. Lo sostengono la
deputata radicale Rita Bernardini, componente della commissione
Giustizia della Camera e il direttore di 'Notizie Radicali', Valter
Vecellio. "Non passa settimana - sostengono gli esponenti radicali
che firmano un editoriale sul prossimo numero della rivista - - che
dal mondo del carcere non giungano drammatiche notizie relative a
decessi di detenuti. Gli ultimi 'censimenti' al riguardo, parlano di
quasi cento decessi nei primi mesi di quest'anno (una media di uno
'per cause non accertate'), e di oltre trenta suicidi accertati. Si
tratta spesso di giovani, detenuti in attesa di giudizio, e in
carcere da pochi giorni". "Non e' azzardato ipotizzare una
responsabilita' delle istituzioni in queste morti - concludeono -
soprattutto perche' nulla si fa e si e' fatto per evitarle.
Bisognera' dunque studiare anche dei dispositivi di carattere
giudiziario e investire l'autorita' penale, perche' lo Stato e le sue
istituzioni rispondano di queste morti".
(13 agosto 2009)
http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/CARCERI-RADICALI-DA-INIZIO-ANNO-100-MORTI-E-35-SUICIDI/news-dettaglio/3706094
--
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akuma_tetsu
2009-08-13 12:20:15 UTC
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Post by mrzac
Post by akuma_tetsu
Singapore se non sbaglio ma il punto non e' tanto la percentuale ma
il valore assoluto
Non direi proprio. Se San Marino uccidesse in nome della Giustizia 100
criminali l'anno sarebbe uno dei paesi piu' boia del mondo considerando
la penuria di abitanti.
E' infatti come scrivevo.
Secondo Amnesty International nel decennio 1991-2000 Singapore ha
eseguito 340 condanne a morte (28 nel 1998). Considerando la
differenza nel numero di abitanti e' come se gli Stati Uniti (540
esecuzioni nello stesso arco temporale) avessero eseguito 24.000
condanne. Resta da dire che Singapore ha un tasso d’omicidio di 3 per
100.000 abitanti mentre Hong Kong, altra città Stato cinese senza la
pena di morte ha un tasso di 1 per 100.000.
Post by mrzac
Forse e' perche' si ritiene il Giappone una piena democrazia liberale e un
paese di grande prestigio internazionale e quindi si ritiene che si
possa ottenere molto con il dialogo su questo argomento.
Salvando 15 persone all'anno mentre ne muoiono 15 ogni giorno in
Cina??? Non mi sembra una grande conquista visti i numeri a meno di
non essere tra le quindici persone giapponesi, ovviamente...
Post by mrzac
Facevo un discorso analogo a quello che facevi tu quando sollevavi
l'ipocrisia, o l'ignoranza, che sta nel criticare fortemente il Giappone
quando tutto sommato le loro condanne eseguite sono pochissime se
raffrontate a quelle della Cina o di altri paesi.
Io facevo un discorso squisitamente numerico che mi sembra rilevante
viste le cifre e l'argomento.

[cut]
Post by mrzac
Certo, c'e' differenza fra una morte eseguita direttamente con una
condanna per cui tra l'altro il condannato puo' avere atteso anni e le
morti che avvengono per suicidio o incuria nelle carceri italiane ma da
un certo punto di vista si puo' ritenere questa differenza molto piccola.
Invece la differenza e' abissale in un caso si muore per motivi
definibili "collaterali" come nei casi in cui l'ambulanza arrivi in
ritardo sul luogo di un incidente. Nel secondo caso e' uno Stato che
codifica i reati per i quali prevede la soppressione di un uomo;
sicuramente, chi crede nell'abolizione della pena di morte, le avra'
gia' citato Cesare Beccaria ed il suo pensiero...
Post by mrzac
Se ben ricordo era Voltaire a dire: "Il grado di civilta' di un paese si
misura dalle sue carceri".
Magari Voltaire era a favore della pena di morte.

--
"Puttanate... continui a scrivere cazzate e le spacci per verita'...."
Roberto De Pascale - 29 agosto 2002 - ICLG
mrzac
2009-08-13 14:31:06 UTC
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Post by akuma_tetsu
Post by mrzac
Forse e' perche' si ritiene il Giappone una piena democrazia liberale e un
paese di grande prestigio internazionale e quindi si ritiene che si
possa ottenere molto con il dialogo su questo argomento.
Salvando 15 persone all'anno mentre ne muoiono 15 ogni giorno in
Cina??? Non mi sembra una grande conquista visti i numeri a meno di
non essere tra le quindici persone giapponesi, ovviamente...
Si ragiona evidentemente in termini di "evoluzione del paese": la
conquista dell'"evoluzione" del Giappone su questo tema evidentemente
importa a molti e forse si ritiene che possa essere d'esempio.
Cmq è inutile stare a disquisire sul perchè le lobby e i militanti
abolizionisti ci tengano tanto al Giappone o, per lo meno, il tema non
mi sembra un gran che interessante...
Post by akuma_tetsu
Invece la differenza e' abissale in un caso si muore per motivi
definibili "collaterali" come nei casi in cui l'ambulanza arrivi in
ritardo sul luogo di un incidente.
No, assolutamente, il termine "collaterale" è inaccettabile in questo
caso: i morti nelle carceri italiane (ovviamente non mi riferisco a
quelle avvenute per vecchiaia del carcerato o per sue malattie
incurabili) sono frutto di scelte (o non scelte) politiche e di scarsa
cultura e umanità, basta conoscere un po' l'argomento per rendersene
conto. D'altra parte accettiamo anche livelli record di morti sul
lavoro... Dara' fastidio a molti ma è così, è inutile negarlo. Alla
maggior parte delle persone in Italia sembra non interessare che i
carcerati vengano recuperati e che vengano rispettati i loro diritti in
carcere o almeno così mi pare di avere constatato dai media e da qualche
chiaccherata fatta con altri. Molti non considerano nemmeno un cittadino
come gli altri colui che ha scontato la sua pena e magari si è poi
distinto per avere senza ombra di dubbio cambiato vita.
Post by akuma_tetsu
Post by mrzac
Se ben ricordo era Voltaire a dire: "Il grado di civilta' di un paese si
misura dalle sue carceri".
Magari Voltaire era a favore della pena di morte.
:))) Chissà. Cmq seriamente parlando poco importa, era chiarissimo ciò
che voleva dire.
--
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akuma_tetsu
2009-08-13 15:06:30 UTC
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Post by mrzac
Si ragiona evidentemente in termini di "evoluzione del paese": la
conquista dell'"evoluzione" del Giappone su questo tema evidentemente
importa a molti e forse si ritiene che possa essere d'esempio.
Cmq e' inutile stare a disquisire sul perche' le lobby e i militanti
abolizionisti ci tengano tanto al Giappone o, per lo meno, il tema non
mi sembra un gran che interessante...
Purtroppo pero' i numeri restano numeri e visto che non c'e' alcun
motivo plausibile per cui si debbano salvare 15 giapponesi e
condannare a morte piu' di 5000 cinesi resta il fatto che si parla di
(vari) "interessi" e non di abolire la pena di morte, mi pare chiaro.
Sicuramente c'e' chi in Amnesty International Japan ci crede e cerca
di salvare delle vite umane anche scontrandosi con l'opinione pubblica
tuttavai e' indubbio che si strumentalizzi la causa.
Post by mrzac
No, assolutamente, il termine "collaterale" e' inaccettabile in questo
caso: i morti nelle carceri italiane (ovviamente non mi riferisco a
quelle avvenute per vecchiaia del carcerato o per sue malattie
incurabili) sono frutto di scelte (o non scelte) politiche e di scarsa
cultura e umanita', basta conoscere un po' l'argomento per rendersene
conto. D'altra parte accettiamo anche livelli record di morti sul
lavoro... Dara' fastidio a molti ma e' cosi', e' inutile negarlo.
Anche questi sono pur sempre morti collaterali se l'argomento di cui
si discute e' la pena di morte. Collaterali perche' in relazione con
la pena di morte non sono "voluti" dallo Stato e quindi imposte in
nome del popolo. Vero per i morti sul lavoro e anche per quelli nelle
carceri ma c'e' di "peggio" come le morti per tabagismo ad esempio.
Uno Stato che rinnega la pena di morte vende con un monopolio una
lenta morte al suo stesso popolo... ci vuole coraggio per essere
contro la pena di morte in Italia.

Mi hanno detto in molti che i giapponesi fumano piu' degli italiani ma
io stento a crederlo, almeno in Giappone c'e' la pena di morte.

--
"Secondo per evitare i flames basta proprio non rispondere. Poi se a
qualcuno piace alimentarli e' inutile piangere sul latte versato.
Voglio dire i flames scaturiscono dalle risposte, non dai thread di
per
se stessi." DPR - 18 Sep 2004 - ICOG
mrzac
2009-08-14 10:56:56 UTC
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Post by akuma_tetsu
Purtroppo pero' i numeri restano numeri e visto che non c'e' alcun
motivo plausibile per cui si debbano salvare 15 giapponesi e
condannare a morte piu' di 5000 cinesi resta il fatto che si parla di
(vari) "interessi" e non di abolire la pena di morte, mi pare
chiaro.
Io questo portentoso movimento internazionale di critica contro il
mancato rispetto dei Diritti Umani in Giappone non lo vedo...
Post by akuma_tetsu
Uno Stato che rinnega la pena di morte vende con un monopolio una
lenta morte al suo stesso popolo... ci vuole coraggio per essere
contro la pena di morte in Italia.
La pena di morte è imposta, il fumare in Italia no (e poi non è
implicito che chi compra sigarette sia un tabagista). Mi sembra
un'argomentazione alquanto debole quella di strumentalizzare il
monopolio sui tabacchi per sostenere la reintroduzione della pena di morte.
--
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akuma_tetsu
2009-08-14 11:36:57 UTC
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Post by mrzac
Io questo portentoso movimento internazionale di critica contro il
mancato rispetto dei Diritti Umani in Giappone non lo vedo...
Indipendentemnte dalla portata mi pare chiaro che si strumentalizzi e
non e' piacevole quando ci sono delle vite di mezzo.
Post by mrzac
Post by akuma_tetsu
Uno Stato che rinnega la pena di morte vende con un monopolio una
lenta morte al suo stesso popolo... ci vuole coraggio per essere
contro la pena di morte in Italia.
La pena di morte e' imposta,
Veramente questo ero io a scriverlo...
Post by mrzac
il fumare in Italia no (e poi non e'
implicito che chi compra sigarette sia un tabagista).
In questo caso la relazione tra il tabagismo e la pena di morte in uno
stato abolizionista e' chiara viste anche le scritte sulle confezioni
di sigarette: "il fumo uccide". In Italia si parla di circa 2000 morti
ogni hanno per malattie ricollegabili al fumo...
Post by mrzac
Mi sembra
un'argomentazione alquanto debole quella di strumentalizzare il
monopolio sui tabacchi per sostenere la reintroduzione della pena di morte.
Magari strumentalizzo la pena di morte per abolire il monopolio sui
tabacchi... magari...

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"Puttanate... continui a scrivere cazzate e le spacci per verita'...."
Roberto De Pascale - 29 agosto 2002 - ICLG

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