Discussione:
Giappone sul ciglio del baratro
(troppo vecchio per rispondere)
akuma_tetsu
2008-10-11 08:53:10 UTC
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La Borsa della seconda economia del mondo subisce il suo piu' grande crollo
nella storia gettando una nube fosca sulle piazze mondiali per la prossima
settimana

di francesco sisci

Mai il Giappone, seconda maggiore economia del mondo, e' stato così vicino
alla bancarotta da dopo la seconda guerra mondiale.
Ieri l’indice Nikkei di Tokyo ha registrato infatti la sua perdita piu'
grande in un giorno da quando e' stato fondato nel 1949: un serissimo - 9,6
per cento.
L’indice si e' fermato a 8.276,43 punti, con una perdita del 24 per cento,
quasi un quarto del suo valore totale, in una sola settimana. A questi
livelli molte delle societa' quotate in Borsa sarebbero tecnicamente
fallite,
perche' l’indebitamento e' maggiore del valore dell’azienda.
Lo yen d’altra parte si sta apprezzando sul dollaro e sull’euro, e anche
questa e' una notizia ferale, perche' significa meno competitivita' per le
esportazioni nipponiche.
Ormai in Asia la crisi e' peggiore di quella del 1997, quando interi Paesi
come Indonesia, Sud Corea o Thailandia vennero travolti. Nemmeno allora il
Giappone perse cosi' tanto in così poco tempo.
Come allora anche Hong Kong e' sotto assedio. L’indice Hang Seng del
territorio ieri ha ceduto il 7,2 per cento, raggiungendo una perdita del 16
per cento in una settimana, la maggiore dal gennaio del 1998, a ridosso
della crisi asiatica.
Soprattutto Hong Kong sta tagliando i tassi di interesse in maniera diversa
del solito. Le autorita' del territorio hanno annunciato che ridurranno il
tasso di interesse dell’1 per cento, portandolo al 2,5% per immettere nuova
liquidita' nel sistema. In passato Hong Kong seguiva pero' la Fed americana,
che ha portato il tasso al 2%.
La differenza e' importante anche perche' il dollaro di Hong Kong e'
tecnicamente ancorato al dollaro americano: la di fatto banca centrale del
territorio ha depositi di dollari Usa per un controvalore dei dollari di
Hong Kong in circolazione.
La differenza di scelta indica che si stanno allargando i dubbi sulle scelte
monetarie americane, e la Cina, che si erge alle spalle di Hong Kong e con
cui le autorita' del territorio sono in costante contatto, cerca di
difendere
come puo' il territorio.
A crisi finanziaria pero' pare ormai prossima a diventare anche crisi
sociale
e di li' poi forse politica.
In Giappone le assicurazioni Yamato sono fallite ieri, la prima
assicurazione ad andare in bancarotta da sette anni nel Paese. Il settore
delle assicurazioni e' quello che sta tormentando negli ultimi anni il
Paese,
visto il passato primo ministro Fukuda e' stato vittima di una campagna di
accuse per uno scandalo di cattiva gestione del sistema pensionistico.
Non e' chiaro cosa voglia oggi fare il Premier attuale Taro Aso, che
andrebbe
alle urne alla scadenza del mandato a settembre dell’anno prossimo. In un
primo momento Aso sembrava propenso a volere elezioni lampo per novembre, ma
oggi la crisi galoppante potrebbero spingerlo a rinviare la data.
Ieri Aso annunciava di stare organizzando un piano di tagli fiscali e di
spese pubbliche infrastrutturali per sostenere la domanda. Ma gia' queste
misure sono sotto il fuoco dell’opposizione perche' faranno crescere il gia'
stratosferico debito pubblico nazionale.
Il quotidiano Asahi, di centro sinistra, sosteneva ieri che la situazione è
molto negativa per il Paese, visto che la domanda di prodotti giapponesi all’estero
declina e non c’e' modo rapido per aumentare la domanda interna.
Lo Yomiuri, di centro destra, spiega nell’editoriale la morale asiatica
della storia di questi giorni: “I mercati stanno richiedendo forti misure
che siano sufficienti a fermare l’emorraggia nella crisi finanziaria
internazionale. Il governo americano dovrebbe decidere il prima possibile di
immettere fondi pubblici nelle istituzioni finanziarie come forma di
rinforzo di capitali”.
I tentennamenti, l’incertezza che ancora si sentono arrivare da Wall Street,
l’incertezza del mercaro, scuotono l’Asia, dove si accumula praticamente
tutto il debito estero americano. E se un grande creditore, come il Giappone
fallisse, o solo continuasse a cadere all’inizio della prossima settimana,
Paesi minori della regione crollerebbero, e la crisi rischierebbe di
avvitarsi pesantemente su stessa in un gorgo infernale.

fonte: www.lastampa.it
--
"Si migliora il gruppo, si integra il precedente, si attua una evoluzione
(in meglio) di cio' che era destinato alla chiusura." Roberto De Pascale -
28 ago 2002 - ICLG
er canadese
2008-10-11 13:26:50 UTC
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Post by akuma_tetsu
La Borsa della seconda economia del mondo subisce il suo piu' grande crollo
nella storia gettando una nube fosca sulle piazze mondiali per la prossima
settimana
di francesco sisci
eppure ho appena letto questo

http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/10/10/AR2008101002928.html?hpid=topnews

Washington Post
Marco
2008-10-11 13:52:46 UTC
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Post by er canadese
eppure ho appena letto questo
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/10/10/AR2008101002928.html?hpid=topnews
Washington Post
Oggi come oggi gli uffici stampa italiani, (Tg, giornali, ecc), stanno
pompando notizie fortemente negative sulle condizioni di nazioni come
Giappone o Usa. Lo dimostra il fatto che le produzioni in Usa sono aumentate
dell 1,1 %.
Marco
kand
2008-10-11 15:57:30 UTC
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Post by Marco
Oggi come oggi gli uffici stampa italiani, (Tg, giornali, ecc), stanno
pompando notizie fortemente negative sulle condizioni di nazioni come
Giappone o Usa. Lo dimostra il fatto che le produzioni in Usa sono aumentate
dell 1,1 %.
Marco
infatti ricordo ieri o l'altro giorno che enfatizzarono subito con il
tonfo della borsa di Tokyo che era -8% circa. La notizia che milano
aveva fatto -9% era rimasta lì come se non fosse successo nulla. Milano
fa peggio però fa peggio Tokyo...boh mi pare che qui qualcuno non sappia
la matematica. Inoltre in 3 mesi il mib30 ha lasciato già qualcosa come
10000 punti.
ROB (Senza Numero)
2008-10-11 16:39:49 UTC
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Post by kand
infatti ricordo ieri o l'altro giorno che enfatizzarono subito con il
tonfo della borsa di Tokyo che era -8% circa. La notizia che milano aveva
fatto -9% era rimasta lì come se non fosse successo nulla. Milano fa
peggio però fa peggio Tokyo...boh mi pare che qui qualcuno non sappia la
matematica.
No... purtroppo li sanno fare benissimo.
Il dato di fatto e' che i risultati sono differenti.

L'operaio FIAT in cassa integrazione tira avanti... si da "da fare"...
L'operaio NISSAN si suicida....

Rob (senza numero)
RobDue
2008-10-12 04:43:29 UTC
Permalink
Post by kand
infatti ricordo ieri o l'altro giorno che enfatizzarono subito con il
tonfo della borsa di Tokyo che era -8% circa. La notizia che milano aveva
fatto -9% era rimasta lì come se non fosse successo nulla. Milano fa
peggio però fa peggio Tokyo...boh mi pare che qui qualcuno non sappia la
matematica.
Milano: - 8,7%
Tokyo: - 9,6% a 8.276,43 punti, (era a 12.346 il 10 settembre, un mese
prima) sui minimi dal 2003

Rob2
kand
2008-10-12 07:20:10 UTC
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Post by RobDue
Milano: - 8,7%
Tokyo: - 9,6% a 8.276,43 punti, (era a 12.346 il 10 settembre, un mese
prima) sui minimi dal 2003
Rob2
Certo. Questo dimostra che l'economia non è una scienza come ho sempre
sostenuto. E che la borsa non riflette la reale situazione del mercato.
Gli economisti cosa fanno? prendono dei modelli dalla matematica, dalla
fisica o dall'astrologia (non dall'astronomia) e ne creano un modello
economico. Il loro modelli sono ridicoli. Econometria, economia
matematica, analisi tecnica...tutta spazzatura da rivedere. Ricordo che
un mio docente di fisica trovo più di 100 errori di matematica e altro
solo nelle prime 100 pagine di tre testi fondamentali usati alla bocconi.
L'economia è una finta scienza priva del carattere di sperimentazione
tipico ad esempio della fisica. Per questo siamo in crisi. Siamo guidati
da dei coglioni questo è il punto.
akuma_tetsu
2008-10-12 21:24:00 UTC
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"kand" <***@NOSPAMgmail.com> ha scritto nel messaggio news:gcs8fb$q2r$***@nnrp.linuxfan.it...

[cut]
Post by kand
L'economia è una finta scienza priva del carattere di sperimentazione
tipico ad esempio della fisica. Per questo siamo in crisi. Siamo guidati
da dei coglioni questo è il punto.
Questi ultimi due pensieri non sono esattamente collegati tra loro... :-)

L'economia non e' una scienza perfetta, perche' altrimenti sarebbe anche
dimostrabile empiricamente come detto, ma questo non perche' non possegga
alcun valore ma perche' studia comportamenti umani che, per quanto li si
voglia incastrare in schemi predeterminati, sono espressioni del libero
arbitrio soggette ad un numero elevatissimo di fattori (forse non sempre
calcolabili).
--
"Ma ci ho ripensato, andarmene e lasciare due stronzi come voi su questo
gruppo sarebbe alla lunga piu' dannoso. Del resto il mio abbandono
segnerebbe la vittoria tua e quella del tuo "compagno di merenda" Crippa."
DPR - 2004 - ICOG
simbad
2008-10-12 21:50:56 UTC
Permalink
Post by akuma_tetsu
Questi ultimi due pensieri non sono esattamente collegati tra loro... :-)
sì però ho capito quello che voleva dire. Condivisibile al 100% sentendo
certi miei amici laureati in economia. Uno mi ha fatto vedere la sua
tesi su frattali e analisi tecnica. Vabbè...
Post by akuma_tetsu
L'economia non e' una scienza perfetta, perche' altrimenti sarebbe anche
dimostrabile empiricamente come detto, ma questo non perche' non possegga
alcun valore ma perche' studia comportamenti umani che, per quanto li si
voglia incastrare in schemi predeterminati, sono espressioni del libero
arbitrio soggette ad un numero elevatissimo di fattori (forse non sempre
calcolabili).
non è una scienza perfetta è vero e si basa su modelli riadattati che
non c'entrano nulla con quello che studia. Ricordo un corso di
econofisica...bellissimo ed interessantissimo ma dal punto di vista
reale una puttanata immane. Si fanno troppe ipotesi....se ipotizziamo
questo e poi questo e poi quest'altro ancora...il sistema economico
allora...
Non si fa così. La psicologia che deve molto alla statistica è molto più
razionale (anche se esistono più di 3 scuole di pensiero in contrasto
tra di loro).
akuma_tetsu
2008-10-13 19:30:44 UTC
Permalink
Post by simbad
sì però ho capito quello che voleva dire. Condivisibile al 100% sentendo
certi miei amici laureati in economia. Uno mi ha fatto vedere la sua tesi
su frattali e analisi tecnica. Vabbè...
Infatti molte aziende preferiscono rivolgersi a matematici (/fisici) piu'
che ad economisti il che di per se non e' per niente strano vista la mole di
fattori da tenere in considerazione nelle analisi.
Post by simbad
Si fanno troppe ipotesi....se ipotizziamo questo e poi questo e poi
quest'altro ancora...il sistema economico allora...
Non si fa così. La psicologia che deve molto alla statistica è molto più
razionale (anche se esistono più di 3 scuole di pensiero in contrasto tra
di loro).
Sara' ma i risultati sono quelli che si vedono ora: eventi del tutto
irrazionali. :-)
O meglio si seguono schemi razionali come ad esempio la ricerca di "beni
rifugio" in un momento in cui tutti li richiedono (vedasi articolo sui
Titoli di Stato giapponesi...) nonostante da piu' parti si indichi come
"non-necessario" viste le premesse economiche. Ovviamente banalizzo molto ma
la sintesi non dovrebbe discostarsi poi molto da quanto ho scritto.
--
"E (lo ripeto) questo lo trovo estremamente "meschino" da parte tua
perche'pare che tu goda nel provocare queste reazioni." DPR - 26 dic 2002 -
ICOG
Alex
2008-10-11 23:04:28 UTC
Permalink
Post by Marco
Oggi come oggi gli uffici stampa italiani, (Tg, giornali, ecc), stanno
pompando notizie fortemente negative sulle condizioni di nazioni come
Giappone o Usa.
Come con la Spagna...


Ciao

Alex
--
MSN: heniadir (@) hotmail ( . ) i_t
STi driver (JPN, 180cv/l, 37)
http://www.heniadir.com/Subaru
Marco
2008-10-12 11:31:23 UTC
Permalink
Post by Alex
Come con la Spagna...
Ciao
Alex
Esatto, a sentire i Tg pare quasi che stiano peggio che in Italia!!!
Marco
kand
2008-10-12 13:43:34 UTC
Permalink
Post by Marco
Esatto, a sentire i Tg pare quasi che stiano peggio che in Italia!!!
Marco
e non si capisce come mai il mio amico che vive là non sa nulla di tutto
ciò! mentre quà stiamo quasi schiattando!
akuma_tetsu
2008-10-12 21:27:09 UTC
Permalink
Post by Marco
Oggi come oggi gli uffici stampa italiani, (Tg, giornali, ecc), stanno
pompando notizie fortemente negative sulle condizioni di nazioni come
Giappone o Usa. Lo dimostra il fatto che le produzioni in Usa sono
aumentate dell 1,1 %.
In parte e' vero ma e' anche altrettanto vero che alcune delle notizie fanno
riflettere: la compagnia assicurativa Yamato e' fallita, questo e' un fatto
non l'opinione del gionalista, ed erano sei anni che il Giappone non vedeva
fallire una sua compagnia assicurativa. Sicuramente non e' stato il solo
momento di congiuntura unito alla crisi dei mercati azionari a spingere
verso questa strada ma e' altrettanto vero che la crisi dei mercati fa
riflettere sul "sistema" nel suo complesso.
Non per niente si vocifera di far entrare nel "club" dei G8 anche altre
Nazioni (Cina ed India, ovviamente...) per calmierare gli squilibri
attuali... secondo me la situazione potrebbe solo che peggiorare ma
staremo a vedere dove spingera' questo andazzo.

Di sicuro c'e' che la crisi dichiarata in Italia non e' come la si
prospetta! Solo due notizie: Caltagirone investe 12 milioni di euro in
azioni (Generali) tra il 6 e il 7 ottobre ed esperti dei mercati
azionari che suggeriscono, e dichiarano per loro stessi (!), di acquistare
azioni (acquisti mirati ma pur sempre acquisti)....
--
"Preparati perche' qui ti si inculano perche' hai usato la parola Jap... "
Takashi Mitsuhashi - 16 mar 2005 - ICOG
akuma_tetsu
2008-10-13 19:29:46 UTC
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Fondi obbligazionari: volano i Titoli di Stato giapponesi

I fondi italiani legati ai Titoli di Stato giapponesi segnano il migliore
rendimento dallo scorso lunedi', con dei guadagni superiori al 6%. La crisi
finanziaria ha colpito pesantemente tutte le borse mondiali, orientando gli
investitori verso i titoli obbligazionari cosiderati piu' sicuri.

di Valeria Cristofoli
Ultimo aggiornamento : 08-10-2008 17:30
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Interfund Bond Japan e' il fondo italiano che registra il migliore
rendimento, in rialzo del 6,96%, seguito da Ducato Fix Yen e Laurin Bond,
rispettivamente in aumento del 5,94% e del 3,28%. E’ quanto emerge dai dati
elaborati da Bluerating e dai quali si evidenziano le performance
giornaliere, dei fondi di diritto italiano e lussemburghesi storici,
riferite alle quotazioni dello scorso 6 ottobre.

Interfund Bond Japan, gestito da Interfund S.A., ha un patrimonio, al 28
agosto 2008, di 8,82 milioni di euro. Il portafoglio del comparto e'
costituito prevalentemente da strumenti finanziari di natura obbligazionaria
a tasso fisso e variabile, denominati in yen giapponesi. Il fondo segue l’indice
Citigroup Japan Government Bond, valorizzato in euro.

I Titoli di Stato giapponesi hanno segnato un importante rialzo dopo che la
borsa di Tokyo ha chiuso la seduta, dello scorso lunedi', in ribasso.
L'indice Nikkei ha perso il 4,5%, spingendo gli investitori verso i titoli
obbligazionari.

I prezzi dei Titoli di Stato giapponesi, a scadenza decennale, hanno
registrato il maggiore aumento delle ultime tre settimane, dopo che il Fondo
Monetario Internazionale ha stimato un periodo di recessione per i Paesi
industrializzati e un rallentamento della crescita per i Paesi emergenti. Il
rendimento dei Titoli di Stato, con scadenza a settembre 2018, e' sceso da
1,5% a 1,37%, attestandosi al livello piu' basso registrato da aprile 2008.

Tra le peggiori performance si evidenziano Gestielle East Europe, Pioneer
C.I.M. – Global Gold and Mining e Interfund Equity Europe Financials,
rispettivamente in calo del 10,96%, dell’8,78% e dell’8,4%.

La crisi finanziaria ha colpito pesantemente tutte le borse mondiali e in
particolare quella di Mosca che ha perso, nella sola giornata di lunedi'
scorso, il 19%.

I MIGLIORI FONDI ITALIANI DEL GIORNO

Categoria - Nome fondo - Perf.
*OBBLIGAZIONARIO - INTERFUND BOND JAPAN - 6,96%*
OBBLIGAZIONARIO - DUCATO FIX YEN - 5,94%
OBBLIGAZIONARIO - LAURIN BOND - 3,28%
OBBLIGAZIONARIO - GESTIELLE BOND DOLLARS - 3,09%
OBBLIGAZIONARIO - IMI BOND - 3,02%


fonte: http://new.bluerating.com
--
"ps: ho imparato in questi anni in giappone che se anche certe cose non le
hai viste o sentite non significa che non esiste... ho altresì imparato che
anche vedendo delle cose non significa che siano una normalità." RobDue - 29
mag 2008 - ICOG
akuma_tetsu
2008-10-22 17:51:22 UTC
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Borsa Tokyo: nikkei affonda e chiude con -6,78%
22/10/2008 - 08:32

(AGI) - Tokyo, 22 ott. - Nuova seduta fortemente negativa alla Borsa di
Tokyo che, per la prima volta da giovedi' scorso e dopo tre rialzi
consecutivi, oggi ha accusato un vero e proprio tracollo. Molteplici i
fattori che hanno alimentato il ribasso: prevale sempre lo spauracchio della
recessione, rievocato dai pessimi risultati in serata a Wall Street
(Nasdaq -4,14%; Dow Jones -2,50%) che, anche tra gli investitori nipponici,
hanno rafforzato le apprensioni per le potenziali ripercussioni
sull'economia nazionale della crisi finanziaria in atto a livello globale;
anche in Giappone ne hanno risentito soprattutto il settore immobiliare e
quello bancario, depresso altresi' da pessimistiche previsioni su probabili
tagli alle previsioni di profitti da parte di diversi istituti. Ha inoltre
pesato l'apprezzamento dello yen sui mercati valutari, che ha nuociuto ai
comparti maggiormente esposti sul fronte dell'export e, in particolare, al
tecnologico; alla tendenza negativa ha infine contribuito lo stesso calo dei
prezzi petroliferi, che ha penalizzato gli energetici e affini. In chiusura
l'indice Nikkei dei 225 titoli principali e' tornato cosi' sotto alla soglia
psicologica dei 9.000 punti, piombando a quota 8.674,69 dopo averne persi
ben 631,56 pari al 6,78%. Persino peggiore l'andamento odierno del Topix
relativo all'intero listino, che a sua volta ha lasciato sul terreno 67,41
punti pari al 7,04% per attestarsi infine a quota 889,23.

fonte: http://finanza.repubblica.it
--
"sciocchezze, dato che non e' moderato chiunque potra' scrivere quello che
gli pare" ycrob - 12 nov 2002 - ICLG
Marco
2008-10-24 16:49:19 UTC
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Post by akuma_tetsu
Borsa Tokyo: nikkei affonda e chiude con -6,78%
22/10/2008 - 08:32
Stando ai Tg siamo in crisi!!! Questo che ti fa pensare???
Marco
akuma_tetsu
2008-10-26 10:49:46 UTC
Permalink
Post by Marco
Post by akuma_tetsu
Borsa Tokyo: nikkei affonda e chiude con -6,78%
22/10/2008 - 08:32
Stando ai Tg siamo in crisi!!! Questo che ti fa pensare???
Si e' discusso diverse volte del giornalismo italiano e di quello giapponese
e non mi sembra il caso di ripetersi tuttavia i numeri sono numeri, non
cambiano a seconda di chi li scrive. Valutare solo quest'ultimi e' un primo
passo per svincolarsi dalle opinioni piu' o meno di parte.

Sulla "crisi" direi che l'Italia e' in "crisi" da diversi anni il problema
non e' quello di conclamare una crisi ma di indicarne la soluzione. Tutti,
Giappone incluso, cercano questa soluzione ma sono puntualmente riportati
alla realta' davanti al pessimismo delle masse.
--
"La creazione di ICOG e' stata pensata proprio per evitare queste polemiche
distruttive dell'armonia del gruppo." DPR - 2 mar 2003 - ICOG
Marco
2008-10-26 11:01:37 UTC
Permalink
Post by akuma_tetsu
Si e' discusso diverse volte del giornalismo italiano e di quello giapponese
e non mi sembra il caso di ripetersi tuttavia i numeri sono numeri, non
cambiano a seconda di chi li scrive. Valutare solo quest'ultimi e' un primo
passo per svincolarsi dalle opinioni piu' o meno di parte.
Quello che penso io é propio questo!!! La gente si lamenta inutilmente (in
Italia)!!! Alitalia era così dal 1990, le Fs sono in crisi dalla loro
fondazione, ecc...
Post by akuma_tetsu
Sulla "crisi" direi che l'Italia e' in "crisi" da diversi anni il problema
non e' quello di conclamare una crisi ma di indicarne la soluzione. Tutti,
Giappone incluso, cercano questa soluzione ma sono puntualmente riportati
alla realta' davanti al pessimismo delle masse.
E' questione di culture differenti!!!
Marco
akuma_tetsu
2008-10-26 11:26:33 UTC
Permalink
Post by Marco
Quello che penso io é propio questo!!! La gente si lamenta inutilmente
(in Italia)!!! Alitalia era così dal 1990, le Fs sono in crisi dalla loro
fondazione, ecc...
Si certo, l'allegra gestione italiana fa invidia anche al Giappone (che
spesso studia come sia possibile gestire l'economia di un Paese in questo
modo...). Sarebbe interessante vedere le valutazioni future fatte
sull'Italia...
Post by Marco
Post by akuma_tetsu
Sulla "crisi" direi che l'Italia e' in "crisi" da diversi anni il
problema non e' quello di conclamare una crisi ma di indicarne la
soluzione. Tutti,
Giappone incluso, cercano questa soluzione ma sono puntualmente
riportati alla realta' davanti al pessimismo delle masse.
E' questione di culture differenti!!!
Bhe, la Cina si preoccuopa che la previsione di crescita per il 2009 sara'
del "solo" 9%, il Giappone pur con tutte le difficolta' internazionali e la
massaccia produzione cinese a due passi ancora non ha dichiarato bancarotta,
Taiwan, Corea del Sud... forse daranno una nuova lezione al vecchio
continente.
--
"Non bisogna essere tatamizzati per poter amare il Giappone." DPR - 9 apr
2008 - ICOG
akuma_tetsu
2008-10-27 18:19:37 UTC
Permalink
L'Asia crea un fondo da 80 miliardi di dollari

dal nostro inviato Luca Vinciguerra (IlSole24ore)
Sabato 25 Ottobre 2008
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PECHINO - L'Asia tenta una reazione congiunta contro la crisi finanziaria.
Ieri, mentre le Borse d'Oriente si sgretolavano nuovamente sotto i colpi
della valanga ribassista, i Governi dei Paesi membri del cosiddetto "Asean +
3" (l'Associazione che raggruppa le nazioni del Sudest asiatico piu' Cina,
Giappone e Corea) hanno deciso di costituire un fondo da 80 miliardi di
dollari per ammortizzare gli eventuali contraccolpi della crisi finanziaria
internazionale sulle economie del continente.

I membri dell'Asean hanno annunciato la creazione di un paracadute anticrisi
al termine di una riunione straordinaria indetta ieri mattina poco prima
dell'apertura dei lavori di un altro vertice: l'Asem, il tavolo di confronto
tra 27 nazioni dell'Unione Europea e 16 Paesi asiatici, che e' cominciato a
Pechino.

Con la montagna d'insolvenze che rischia di soffocare la finanza mondiale,
un fondo da 80 miliardi di dollari forse non e' una gran cosa. Ma quello che
conta e' il segnale: l'Asia, che dopo essere stata solo lambita dal ciclone
dei mutui subprime partito da Wall Street ora sta assistendo impotente al
tracollo delle Borse, non intende muoversi in ordine sparso, come accadde
dieci anni fa, ma vuole opporre un fronte comune alla crisi finanziaria. Con
questo spirito, i capi di Stato di Cina, Giappone e Corea del Sud hanno
deciso di convocare un vertice a tre che si svolgera' ai primi di dicembre a
Fukuoka.

Nonostante le difficolta' del momento, che all'improvviso hanno riportato
Tigri e Dragoni del Far East ai tempi bui della crisi del 1998, al vertice
Asem i leader asiatici hanno lanciato un messaggio incoraggiante alle loro
controparti europee. «Nonostante il crollo della Borsa, l'economia
giapponese non naviga in cattive acque», ha detto il primo ministro
nipponico, Taro Aso. «Sebbene la crisi finanziaria mondiale abbia
notevolmente accresciuto le incertezze e i fattori d'instabilita' nello
sviluppo economico del nostro Paese, i fondamentali dell'economia cinese non
sono cambiati», gli ha fatto eco il presidente cinese Hu Jintao.

Ma dietro le parole rassicuranti dei leader asiatici si cela una nuova
consapevolezza: il tracollo dei mercati internazionali avra' ripercussioni
pesanti sull'economia. E' solo questione di tempo, e il calo dei consumi
negli Stati Uniti, in Europa, in Giappone e in Sud America si fara' sentire
sulle esportazioni del Far East. Con tutto cio' che ne consegue: chiusura di
fabbriche, bancarotte, disoccupazione. Fu proprio questo circolo vizioso (ma
l'origine era diversa) a fare esplodere l'Indonesia dieci anni fa. Ecco
perche' oggi in Asia non c'e' capo di Stato che non sia preoccupato per il
potenziale impatto economico e sociale della crisi finanziaria.

E l'Europa? Ieri, a Pechino, per i leader del Vecchio Continente e' stato il
giorno del disincanto. Le parole si' rassicuranti, ma pronunciate senza
troppo convinzione dai grandi dell'Asia, proprio mentre le Borse del
Continente s'inabissavano, hanno tolto all'Europa una falsa certezza: che le
economie dei Paesi emergenti, cresciute in modo forsennato negli ultimi
anni, potessero fare da salvagente alla congiuntura mondiale.

Una congiuntura che «sta molto male», ha ammesso Nicolas Sarkozy, presente
al vertice Asem nel doppio ruolo di presidente di turno dell'Unione Europea
e di capo di Stato francese. Per questo motivo, i due continenti devono
costituire un «fronte comune di iniziative» in vista della riunione del G-20
in programma a Washington il 15 novembre. «Dobbiamo capire come Europa e
Asia possano rispondere a questa sfida. Lavorare insieme non e' una scelta,
e' un dovere», ha aggiunto Sarkozy.

Da Pechino il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha promesso che
l'Italia proporra' al vertice del G-20 una serie di misure per regolare i
mercati azionari. «Ho avuto modo di presentare alcune proposte concrete che
dovranno essere esaminate dal ministro dell'Economia, e ho invitato tutti a
far lavorare i loro ministri dell'Economia e delle Finanze», ha detto il
premier italiano al termine delle prima giornata del vertice Asem. E ha
lanciato una battuta sull'ennesimo crollo delle Borse mondiali: «I mercati
scendono perche' e' tornata la speculazione al ribasso».

fonte: www.ilsole24ore.com
--
"Se mandi una sola lettera firmata e nella quale informi semplicemente della
votazione in corso, in più dichiari che la lettera non verrà ripetuta, non è
SPAM. Potrebbero arrabbiarsi. Cestinare il messaggio, mandarmi a fare il
GURU." DPR - 18 giu 2002 - ICLG
endogenesi
2008-10-29 09:43:58 UTC
Permalink
Il giorno Mon, 27 Oct 2008 19:19:37 +0100, "akuma_tetsu"
<***@despammed.com> ha scritto sul newsgroup
it.cultura.orientale:

----------omissis--------
.................................................................................. l'Asem, il tavolo di confronto
tra 27 nazioni dell'Unione Europea e 16 Paesi asiatici, che e' cominciato a
Pechino.
----------omissis--------
.................................... i capi di Stato di Cina, Giappone e Corea del Sud hanno
deciso di convocare un vertice a tre che si svolgera' ai primi di dicembre a
Fukuoka.
Beh... per dirla con un proverbio "non tutto il male vien per nuocere"
se questa batosta sui meccanismi finanziari mondiali alla fine
dall'Asean + 3 dovesse nascere, per iniziativa dei +3, un nuovo organo
di controllo asiatico, un vertice G-3 asiatico, che ricalchi la
nascita del nuovo G-20 allargato occidentale.

Direi che a questo punto mai come ora la globalizzazione mondiale sta
svolgendo in pieno il proprio corso, generando anche in Asia organi di
controllo e di governo finanziario ed economico di tipo
sovranazionale... ;-)

Con buona pace di chi vorrebbe sostenere che il fenomeno della
globalizzazione abbia terminato di svolgere un ruolo ed un'azione nel
mondo e stia ormai palesando degli effetti negativi...

Claudio Pipitone

__________________________
Autore di *Endogenesi*
http://www.endogenesi.it/

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