ROB (Senza Numero)
2008-11-02 20:02:50 UTC
Il 10 Ottobre scorso sul sito Tokyo Times e' stato pubblicato un articolo
sulla poca inclinazione del Giappone nei riguardi degli stranieri
L'articolo pone in risalto (e anche con ottima risoluzione in modo che si
puo' anche ingrandirlo a scapito di malintesi e cattive interpretazioni)
anche uno dei "famigerati" cartelli che vieta l'ingresso agli stranieri.
http://www.wordpress.tokyotimes.org/?p=2486
Non e' che se mi vietano l'ingresso in una Soapland mi metto a piangere,
visto che non sono alla ricerca del tipo di piacere che possono offrire
questi locali quando vado in Giappone. (Forse ormai sono vecchio ed ho
raggiunto la pace dei sensi) e preferisco farmi il bagno o la doccia nella
mia camera di albergo.
Tuttavia, non si puo' certo condannare gli stranieri che avendo sentito
parlare di questi famosi locali volesse provare a godere degli stessi
piaceri che godono i cittadini giapponesi. Prima mi dicono Yokoso Japan (o
anche "pliis, visit aur cauntri") e poi si vieta l'accesso in alcuni locali
ai Gaijin poiche' non capiscono la cultura locale.
Una recente indagine effettuata dal Ministero degli Interni e diffusa da
Associated Press e pubblicata da CNN.com ASIA, ha scoperto che il 70% delle
struttura alberghiere (incluse quelle tradizionali) giapponesi che lo scorso
anno non hanno avuto clientela straniera, non sono affatto inclini ad
accettarne per il futuro. L'indagine ha appurato che queste aziende non si
sentono pronte ad affrontare il mercato straniero a causa di "strutture
inadeguate" e per difficolta' linguistiche. (Yokoso Japan).
L'indagine ha inoltre rilevato che solo il 60% delle strutture alberghiere
ha avuto clientela non giapponese ma la paggior parte delle restanti non
desidera entrare in questo tipo di Business (Yokoso Japan)....
Ah... a proposito di Yokoso Japan. La campagna (Pliis visit aur cauntri) si
propone di raggiungere i 10 milioni di visitatori stranieri in Giappone per
il 2010....
Io direi piu' "Gambare Nippon!!!"
sulla poca inclinazione del Giappone nei riguardi degli stranieri
L'articolo pone in risalto (e anche con ottima risoluzione in modo che si
puo' anche ingrandirlo a scapito di malintesi e cattive interpretazioni)
anche uno dei "famigerati" cartelli che vieta l'ingresso agli stranieri.
http://www.wordpress.tokyotimes.org/?p=2486
Non e' che se mi vietano l'ingresso in una Soapland mi metto a piangere,
visto che non sono alla ricerca del tipo di piacere che possono offrire
questi locali quando vado in Giappone. (Forse ormai sono vecchio ed ho
raggiunto la pace dei sensi) e preferisco farmi il bagno o la doccia nella
mia camera di albergo.
Tuttavia, non si puo' certo condannare gli stranieri che avendo sentito
parlare di questi famosi locali volesse provare a godere degli stessi
piaceri che godono i cittadini giapponesi. Prima mi dicono Yokoso Japan (o
anche "pliis, visit aur cauntri") e poi si vieta l'accesso in alcuni locali
ai Gaijin poiche' non capiscono la cultura locale.
Una recente indagine effettuata dal Ministero degli Interni e diffusa da
Associated Press e pubblicata da CNN.com ASIA, ha scoperto che il 70% delle
struttura alberghiere (incluse quelle tradizionali) giapponesi che lo scorso
anno non hanno avuto clientela straniera, non sono affatto inclini ad
accettarne per il futuro. L'indagine ha appurato che queste aziende non si
sentono pronte ad affrontare il mercato straniero a causa di "strutture
inadeguate" e per difficolta' linguistiche. (Yokoso Japan).
L'indagine ha inoltre rilevato che solo il 60% delle strutture alberghiere
ha avuto clientela non giapponese ma la paggior parte delle restanti non
desidera entrare in questo tipo di Business (Yokoso Japan)....
Ah... a proposito di Yokoso Japan. La campagna (Pliis visit aur cauntri) si
propone di raggiungere i 10 milioni di visitatori stranieri in Giappone per
il 2010....
Io direi piu' "Gambare Nippon!!!"